sabato 28 dicembre 2013

Che nottata!

Finalmente, dopo tanto troppo tempo sono riuscito a ritargliarmi una mezza giornata da dedicare alla pesca.

La compagnia é collaudata, lo spot meno... quale miglior occasione quindi per qualche esperimento?

Gli obbiettivi sono quelli classici delle fredde serate invernali: barracuda, calamari e scorfani, quest'ultimi naturalmente a light game.

Senza troppi indugi, fissiamo l'appuntamento e, puntuali all'ora stabilita, partiamo. I km da percorrere non sono affatto pochi ma, tra una chiacchera e l'altra, scivolano via tutto sommato velocemente.

Una volta arrivati a destinazione siamo subito in pesca e ci bastano davvero pochissimi lanci per capire che, una volta tanto, la fortuna é dalla nostra parte: i pesci sono molto attivi e collaborativi! All'inizio la taglia lascia un po' a desiderare, ma con il passare del tempo si presentano anche anche quelli un po' più belli.
Alla fine il bottino sarà di diversi barracuda, qualche bello scorfano e qualche piccola sorpresa!
 
Mattatore della serata è stato il Damiki Striker 120, un suspending VERO nato per il bass fishing ma dimostratosi super efficacie, abbinato alla St. Croix Avid Inshore 7" 3/4 oz (AIS70MF) anche in mare!
 
Ma basta con inutili discorsi, passiamo a qualche foto!
 
I barracuda...
 


Gli scorfani...


Tra cui un bel rosso preso da +gabriele de camillis


I calamari...


Il Luccio di mare a light game su Duo Tetra Works Toto 42...


E per finire, la sorpresa pomeridiana!

 
 
Che dire, gran bella pescata!

Alla prossima!

lunedì 16 settembre 2013

Ultra Light Shore Jigging in Belly Boat

Solo da poche settimane possiedo un belly boat con all’attivo solo tre o quattro pescate. Non posso quindi definirmi un esperto del mezzo ma, nonostante tutto, non mi sono tirato indietro quando mi è stata fatta una certa proposta: un uscita in mare aperto alla ricerca di qualche predatore di stagione da insidiare a jig con attrezzatura ultralight.
 
Lo spot prescelto è un tratto di scogliera che da terra conosciamo molto bene, il che ci dovrebbe aiutare una volta in acqua. Fortunatamente anche le condizioni meteo sono a nostro favore: mare calmo, vento debole e nessuna nuvola all’orizzonte. Insomma, le premesse per una bellissima giornata ci sono tutte!
 
E così sarà! Ci siamo divertiti come matti, spingendoci sempre “più in là” per riuscire a lanciare sempre più lontano. All’inizio un po’ intimoriti (io di sicuro lo ero) piano piano ci siamo lasciati andare prendendo coraggio (mai però incoscientemente e sempre facendo molta attenzione ad ogni possibile fonte di pericolo possibile) finendo quasi a "sfiorare" le barche che pescavano a bolentino.

belly boat ultra light shore jigging 1
 
 

Anche le catture non sono mancate, perlopiù occhiate e di buona taglia anche, ma la soddisfazione per una giornata del genere va oltre le catture.
 
 
Sensazioni bellissime, sentirsi quasi un tutt’uno con il mare è qualcosa di unico.
 
 

Infine, per concludere al meglio una giornata già perfetta di suo ci concediamo un meritato piccolo vizio enogastronomico: rispettivamente uno spagettino al riccio di mare per me ed uno al ragù di polpo per il socio accompagnati da un bicchiere di vermentino sardo!
 



Alla prossima!

Si ringrazia http://barracudillis.blogspot.com/ di +gabriele de camillis per il prestito delle foto.


venerdì 9 agosto 2013

Spigole in Belly Boat

E’ da un po’ di tempo che non scrivo sul blog, sintomo che le ultime uscite di pesca non mi hanno regalato alcuna esperienza particolare. Certo qualche pesce è uscito e mi sono divertito (come sempre a pesca) ma niente che valesse la pena di essere raccontato.
 
Domenica scorsa, invece, si è presentata l’occasione di provare qualcosa di insolito. Sono stato infatti convinto a sperimentare una pesca “alternativa” e, almeno per me, decisamente insolita: un giro in belly boat ma non nella classica cava da bass (l’ambiente naturale per il belly) ma in foce nella speranza di incappare in qualche spigola.
Nonostante tutto, recuperati da un amico belly e pinne, seppur con riluttanza e scetticismo accetto.
 
Subito dopo l’alba siamo in acqua e pronti per i primi lanci.
L’impatto visivo è straordinario (le foto non gli rendono onore), osservare il fiume da un punto di vista diverso dal solito mi fa apprezzare ancora di più la bellezza dell’ambiente che ci circonda. La pesca è bella per anche questo.
 


 
 
In più riusciamo a catturare un paio di spigolotte, niente di eccezionale, tutte rigorosamente a galla, ma purtroppo siamo arrivati un po’ troppo tardi e la loro attività è già in fase calante.
 
In conclusione è stata un’esperienza gratificante e sicuramente da ripetere.
Sono già in cerca di un belly!
 
 
Alla prossima!
 
 
 
 
 

venerdì 14 giugno 2013

Ultra Light Shore Jigging Vol. VI: ancora l'alletterato!

Dopo diverse settimane passate tra impegni e mal tempo riesco finalmente a tornare in scogliera per fare qualche lancio a ultralight jigging. Le previsioni meteo minacciano pioggia ma la voglia è così tanta, almeno come la speranza di fare una bella cattura, che mi armo di waders e wading jacket e partio ugualmente.
Dopo i soliti lunghi chilometri in auto ci aspetta la lunga camminata per arrivare sullo spot ma, per fortuna, la bellezza della natura che ci circonda ci fa sembrare meno pesante la sfacchinata.
Purtroppo una volta giunti sul mare troviamo un vento vento laterale piuttosto teso e sostenuto che non ci impedisce di pescare ma di certo non aiuta l’azione di pesca.
La prima parte della pescata scorre via anche fin troppo tranquillamente; nonostante i molti tentativi sembra quasi di lanciare in un mare deserto, solo le onnipresenti castagnole che girano intorno agli scogli sotto i nostri piedi tradiscono la presenza di qualche forma di vita...
Decidiamo quindi di spostarci su un’altra punta qualche centinaio di metri alla nostra desta, è un po’ difficile da raggiungere ma ci ha sempre dato delle soddisfazioni. E anche in questo caso non tradisce le aspettative: al secondo lancio arriva la mangiata sul Damiki Balhae 14gr pink.
L’attacco non è di quelli potenti che ti sfila la canna di mano ma piuttosto “delicato” e la resistenza del pesce è decisamente blanda, tanto da farmi credere di aver catturato uno dei soliti pescetti. Invece dopo qualche secondo finalmente il pesce decide di rivelare la sua vera stazza esibendosi in potenti ripartenze e veloci fughe verso il largo che fanno fischiare la frizione del mulinello.
Purtroppo, a differenza della volta precedente (vedi report
), non posso lasciargli prendere tutto il filo che vuole, a causa di scogli affioranti e di taglientissimi scalini appena sotto la superficie sono costretto a forzare il pesce affidandomi al tracciato G-Soul X3 PE 0.6 di YGK (a proposito di questo trecciato vi consiglio la lettura di questa recensione  che condivido in toto, soprattutto per quanto riguarda l’affidabilità e la resistenza al nodo).
Non senza fatica riesco comunque a tenerlo sempre a distanza di sicurezza delle rocce e -dopo non so quante ripartenze- riesco ad avere la meglio sul mio avversario e portarlo a riva.


E’ un bell’alletterato, un combattente favoloso soprattutto se affrontato con attrezzatura da light game!






Seguirà qualche altro pescetto ma niente degno di nota, salvo un altro alletterato spuntato all’improvviso praticamente da sotto i nostri piedi che il compagno di avventura ha slamato un istante dopo la ferrata.

Prima di chiudere voglio spendere due parole sul piccolo artificiale che da qualche mese mi accompagna fedelmente nelle mie uscite in scogliera e a cui va il merito della maggior parte delle catture.

Il BALHAE è il metal jig di casa Damiki dedicato al light game, disponibile nelle versioni da 7gr, 14gr e da 20gr ed in cinque colorazioni diverse: cobalt gold, pink, fire gold, spot blue silver e black silver.




La sue estrema efficacia è da ricercare in primis nella sua struttura e nella sua forma. Il profilo aerodinamico ed il baricentro spostato nella parte posteriore permettono lanci lunghissimi mentre la sua sezione asimmetrica lo rende idoneo ad essere recuperato efficacemente in molti modi diversi:
- se recuperato linearmente (anche a basse velocità) il suo nuoto è caratterizzato da ampie oscillazioni della coda;
- se jerkato risponde prontamente con secchi scatti laterali e risulta molto efficace soprattutto in presenza di predatori in caccia sulla minutaglia;
- ma il meglio di se lo da con il classico recupero a “dente di sega” diventando micidiale soprattutto in caduta, dove il suo sfarfallio fa letteralmente “salire il sangue il cervello” ai predatori.
Il suo impiego ideale è nello shore jigging ultralight dalla scogliera alta alla ricerca di tutti i predatori che vivono in questi ambienti dall’occhiata e il sugarello per arrivare al dentice, alla ricciola e a tutti i pelagici di passo.
Lo trovo quindi perfetto per l’utilizzo da terra per uno shore jigging “ultralight” nei confronti di un po’ tutti i predatori insidiabili, dai meno “pregiati” ai più “nobili”.

Posso senz’altro affermare, senza faziosità, che si tratta del più efficace metal jig che abbia mai usato. Lo trovo facile da usare e versatile, si adatta perfettamente a tutte le possibili esigenze di pesca risultando sempre molto molto catturante. Un’esca che non deve mancare mai.



Alla prossima!



lunedì 10 giugno 2013

Il tropico sotto casa

Divertente parentesi piscatoria dedicata a prede decisamente insolite per le nostre latitudini: le tilapie!
 
Da quello che ho capito tilapia è un genere di pesci appartenente alla famiglia dei Ciclidi che vivono in acque tropicali in Africa, Sud America e Asia. Quelle catturate dovrebbero (e sottolineo “dovrebbero”) essere delle specie Tilapia rendalli diffusa nelle acque dolci dell'Africa centro-meridionale: nei bacini idrografici dei fiumi Congo, Okavango, Tugela, Cunene e Zambesi, nel lago Malawi, nel Tanganica.
Ma non ci metterei la mano sul fuoco, se c’è una cosa che ho capito sulle tilapie è che si tratta di un casino di specie e di ibridi da fare girar la testa.
 
La cosa più bella è che questo angolo di tropico non è un lago a pagamento, ma un ambiente “naturale”. Approfittiamo quindi dell’occasione per tentare l’insolita preda.
 
Le catture sono subito frequenti e numerose ma la taglia lascia piuttosto a desiderare... voglio la big!
 
Piccola Tilapia su REINS RING SHRIMP 2"
 
Finalmente, attraverso l’acqua cristallina, riesco a vedere una mamma che girottola pigramente e, senza perdere un solo istante, le piazzo davanti alla testa la mia jig head con innescato un Reins Aji Caro Swamp 2.9” UV Shad che, a quanto, pare le è piaciuto molto!
Dopo un combattimento brevissimo al quale non ha offerto quasi resistenza (mi aspettavo decisamente di meglio) si fa salpare giusto per un paio di foto prima di tornare nella suo ambiente.
 

Tilapia su REINS AJI CARO SWAMP 2.9"
 

Tilapia su REINS AJI CARO SWAMP 2.9"
 
 
Alla prossima!
 
 
 

lunedì 13 maggio 2013

I primi serra sono arrivati

L’ultimo incontro con il serra risale a dicembre 2012. Allora cercavo spigole su una scogliera bassa ed invece uscì un inaspettato serrotto che si fece ingannare dal Duo Terrif DC-12 (leggi report).
 
Adesso sono finalmente tornati, la taglia è ancora molto piccola ma è sempre un’emozione vedere gli inseguimenti e le bollate dietro ai nostri artificiali di superficie. Per non parlare poi delle fughe e dei spettacolari che il serra compie nel tentativo di liberarsi.
 
Quindi armato della mia ST. CROIX AVID INSHORE AIS70MF (7’ per 3/4oz) e di un una manciata di artificiali fra WTD, popper e jerk mi preparo per la caccia.
 
Inutile lanciare prima del tempo, di serra nemmeno l’ombra. L’ora X scatta appena il sole inizia a calare dietro l’orizzonte: è in questo momento che le bestie fameliche iniziano le loro scorribande con attacchi veloci e violenti per due, tre, quattro volte finché non rimangono allamati o desistono dall’attacco. Strike e, molto più frequentemente, ferrate a vuoto si susseguono a ritmo frenetico per una mezzora, quarantacinque minuti al massimo poi, rapidi come sono arrivati, spariscono.
 
E’ il momento di ringraziare il mare e di tornare a casa, anche per stavolta appagati.
 
A causa della frenesia e della ristretta finestra temporale di attività c’è giusto il tempo di scattare una veloce foto con il cellulare.
 
 
Speriamo, a breve, di trovarli anche in ambienti un pochino più selvaggi e decisamente meno antropizzati. Per quanto emozionanti le catture in ambiente portuale non potranno mai avere il fascino di una cattura in scogliera...
 
Alla prossima!
 
 

domenica 7 aprile 2013

Ultra Light Shore Jigging Vol. V: la nuova specie


Ultimamente le uscite a jig sono state molto fruttuose grazie alle numerose catture di sugarelli di discreta taglia ed occhiate.

In particolare proprio l'ultima uscita è stata molto soddisfacente grazie alla cattura, oltre ai soliti sugarelli ed occhiate, di alcuni sgombri (Scomber scombrus) specie che ancora mancava nel mio palmares. Gli sgombri cacciavano su vere e proprie mangianze a soli pochi metri da riva: bastava lanciare il jig in mezzo alle palle di pesciolame per avere la quasi matematica certezza di un attacco. Mai trovata, prima d'ora, una situazione simile da riva...

Sgombro (Scomber scombrus) su Damiki Balhae
 

Sgombro (Scomber scombrus) su Damiki Balhae
 

Il jig più redditizio, tanto per cambiare, è stato il Damiki Balhae. Si tratta di un jig dalla forma allungata che, probabilmente grazie alla sua sezione asimmetrica, in caduta produce uno sfarfallio che sta risultando efficacissimo un po' con tutti i predatori (sugarelli, occhiate, aguglie, sgombri...).
 
 
Damiki Balhae
 
 



Attrezzatura:
- Rod: Yamaga Blanks Blue Current 74
- Reel: Daiwa TD FUEGO1000A
- Line: Sunline Rock Fish PE 0.4 + Yamatoyo Addict Fluoro 5lb
- Lure: Damiki Balhae 14g



Alla prossima!





domenica 17 marzo 2013

Ultra Light Shore Jigging Vol. IV: la scogliera

Doveva essere un w.e. di pesca, di quelli che due tre volte a stagione ci concediamo. Purtroppo le avverse condizioni meteo previste per la domenica ci fanno desistere dal programma e, dal w.e. che doveva essere, ci ritroviamo a poter pescare solo il sabato.
Decisi a portare avanti almeno il possibile del preventivato scegliamo un nuovo tratto di scogliera, mai provato fin'ora.
Il posto è paesaggisticamente bellissimo: la macchia mediterranea pronta ad esplodere di colori e profumi ai primi tepori della primavera, le ripide scogliere a picco su un mare turchese... comunque vada la pescata, ne è già valsa la pena!
 
Al di là dell'aspetto naturalistico lo spot è stato scelto anche per la profondità delle sue acque (a tiro di canna dai 7 ai 10mt ci sono sicuramente) che si presta perfettamente alla "tecnica" che abbiamo in mente ed alla quale m sto dedicando con una discreta costanza, lo shore jigging ultraleggero.
 
Ci sistemiamo su una bella punta e iniziamo a lanciare. Per le prime catture non c'è molto da aspettare (una volta tanto!), con il classico recupero a "dente di sega" riusciamo ad individuare dove staziona il branco di discreti sugarrellotti ed iniziano le catture!
Alla fine il "bottino" sarà di numerosi sugarelli di buona taglia...
 
Sugarello (Trachurus trachurus) su Damiki Balhae 14g 005 Pink
 
Sugarello (Trachurus trachurus) su Damiki Balhae 14g 005 Pink

Tommaso con un Sugarello su Damiki Balhae 14g Spot Blue Silver 014
 
...e di qualche occhiata.
 
Occhiata (Oblada melanura) su Damiki Balhae 14g Spot Blue Silver 014
 
 
Attrezzatura:

- Reel: Daiwa TD FUEGO1000A
- Line: Sunline Rock Fish PE 0.4 + Yamatoyo Addict Fluoro 5lb
- Lure: Damiki Balhae 14g 005 Pink e 014 Spot Blue Silver 
Maria Shore Jig Hook Little #4


Alla prossima!





mercoledì 13 marzo 2013

Inverno, tempo di barracuda!

Il mio primo barracuda
Il barracuda è un pesce che ho iniziato a conoscere solo di recente. A causa della morfologia della costa nelle mie zone non sono presenti e devo percorrere diversi km in auto per poterli incontrare. Il mio primo incontro con lo sfirenide risale alla fine di ottobre del 2010 sulle scogliere di Lanzarote nel mio primo viaggio sull'isola canaria.
Fin da subito ne ho apprezzato l’aggressività tanto da decidere di approfondire la sua conoscenza anche in acque nostrane subito al rientro in Italia.
 
I primi approcci al barracuda sono quindi avvenuti in inverno. Si tratta di una stagione particolare per la pesca dello sfirenide, caratterizzata da regole ben precise che se rispettate ci consentono di avere buone probabilità (anche se a pesca non esistono certezze) di effettuare numerose catture.
In questo periodo l’attività del barracuda si concentra prevalentemente nelle zone portuali dove passa la stagione fredda (forse a causa delle temperature leggermente più miti dell’acqua e dell’abbondante presenza di cibo). La taglia media, salvo rari casi, non è mai eccezionale (1,5/2kg) ma è spesso compensata dalla quantità di esemplari.
 
In questi momenti gli artificiali che la fanno da padroni sono i long jerk e long jerk, per quanto mi riguarda, è sinonimo di Duo Tide Minnow 175 sia nella versione Slim (27 gr - azione floating) che Flyer (30 gr - azione  sinking).  Devastante  nei  confronti  di  tutti  i  predatori  ha  dimostrato  avere  una  marcia  in  più
soprattutto con i barracuda.
L’azione di pesca è molto semplice: per scatenare l’aggressività dello sfirenide occorre effettuare un recupero piuttosto lento e lineare con morbide jerkate di tanto in tanto. Spesso l'attacco vero e proprio è preceduto da piccole “musate” del barracuda sul nostro artificiale (quasi come se volesse "assaggiarlo"), in questi momenti è necessario continuare il nostro recupero senza accelerare e ferrare decisi solo quando percepiamo il “morso vero” sull’esca.
Ho avuto modo di sperimentare tutto questo sulla mia pelle durante la prima pescata mediterranea a barracuda: i mie compagni ed io, con recuperi più o meno allegri e jerkati, non riuscivamo ad avere un solo attacco mentre, pochi metri più in la, alcuni pescatori del luogo (non proprio spinner di qualità!) ferravano un pesce dietro l'altro. Preso un po'dallo sconforto mi misi ad osservare cosa facevano per catturare così tanto: recupero lento e lineare, niente di più niente di meno. Da quel momento, facendo come loro, iniziammo a bucare anche noi risolvendo alla grande la nottata!
 
Beninteso, questo preambolo non vuole avere alcuna velleità tecnica né tanto meno pretende di insegnare niente a nessuno, sono solo concetti maturati in parte grazie a mie esperienze dirette ed in parte (la maggior parte direi) grazie a consigli di amici pescatori ben più esperti di me.
 
Ma veniamo al sodo...
Qualche settimana fa abbiamo deciso di approfittare di una nottata che il meteo prevedeva come “buona” per fare una delle nostre spedizioni; sarebbe la prima della stagione e la voglia è tanta! Mettiamo dunque da parte i vari impegni e partiamo!
 
Prima del cambio di luce siamo in pesca e la presenza di barracuda è chiara fin dai primi lanci: gli inseguimenti da parte di piccoli barracuda sono quasi una costante ad ogni recupero ma, nonostante i mille tentativi, di mangiate neanche a parlarne.
 
A mano a mano che si fa buio arrivano finalmente le prime mangiate, si tratta di pesci piccoli ma qualcosa si muove ed iniziamo a crederci...
 
Purtroppo la musica non cambia e a fine pescata le catture non sono state né enormi né, soprattutto per quanto mi riguarda, numerose (ne ho presi meno dei soci meritando così i loro insulti e sfottò!).
 
 
 
Fortunatamente la mia  St. Croix Avid Inshore AIS70MF, che nonostante i 3/4oz dichiarati lancia e, soprattutto, gestisce tranquillamente tutti i long jerk fino ai 190/200mm, mi ha fatto divertire anche con i piccoli barracuda! E'  una  canna  bellissima,  perfetta  per  questo  tipo  di  pesca!  Non  mortifica  il combattimento con i pesci piccoli ma, grazie alla sua schiena potente, non va in crisi con i big! Bellissimo attrezzo davvero!
 
Per concludere...
Anche se in questa occasione non abbiamo ottenuto i risultati che speravamo non sono poi rare le pescate "esagerate" che si concludono con numerosissimi strike. In queste occasioni è veramente fin troppo facile commettere delle vere e proprie stragi. E' quindi necessario non farsi prendere la mano e moderarsi effettuando, se non un C&R integrale, almeno un prelievo più che responsabile.
 
Queste giornate di pesca, anche quando le cose non vanno come sperato come stavolta, sono momenti unici. Sono tra le poche occasioni in cui riesco veramente a "staccare la spina" dalla quotidianità. Freddo, pioggia, nottata in bianco sono tutti disagi che a stento percepisco: lo spirito goliardico di queste uscite, gli sfottò per una cattura in più dei compagni di pesca, le risate per le continue cazzate che a raffica spariamo  sono tutte cose che valgono il sacrificio di una notte all’addiaccio.
 
 
Il bello della zingarata è proprio questo: la libertà, l'estro, il desiderio... come l'amore. Nasce quando nasce e quando non c'è più è inutile insistere. Non c'è più! [Giorgio Perozzi, Amici Miei]
 
 
Attrezzatura:
 
Reel: Daiwa Certate 3000 Custom Body
 
 

Alla prossima!
 

 

lunedì 4 marzo 2013

Ultra Light Shore Jigging Vol. III: la cattura che non ti aspetti!

Sapevo che insistendo prima o poi si sarebbe catturato qualcosa di ben più interessante rispetto alle solite, seppur divertenti, occhiate.
Lo spot è una punta che si protende verso in mare aperto caratterizzata da un fondale fin da subito “importate”, direi che una quindicina di metri tutti. Nessuna avvisaglia in superficie di attività predatoria, insomma tutto calmo come sempre.
Iniziamo quindi a lanciare sperando in qualche occhiata che possa essere interessata ai nostri micro jig.
I minuti passano uno dietro l’altro senza sentire nulla (ad esclusione di una piccola perchia ingannata dal mio jig), sembra proprio una di quelle giornate in cui ci si dovrà accontentare solo di una bella giornata di sole invernale sul mare quando all’improvviso il socio finalmente incanna un bel pescetto.
Appena staccato il jig dal fondo sente la mangiata e ferra, non sembra un pesce enorme ma di sicuro non è né una perchia né un’occhiata... purtroppo non lo sapremo mai, durante il combattimento il pesce si slama senza neanche essersi fatto vedere.
Rammaricati per non aver nemmeno visto di che pesce si trattasse ma allo stesso tempo gasati dall’aver visto un po’ di “attività” continuiamo la pescata.
Di li a poco sarà il mio turno! Infatti, a fine recupero, solo un istante prima di togliere il jig dall’acqua a fine recupero vedo (o credo di vedere!) un bagliore azzurro sbucare dal nulla che veloce come un missile si avventa sull’esca! Giusto un paio di secondi per rendersi conto di quello che è successo e via, come un razzo, verso il largo puntando il fondo.
Grazie alla mia attrezzatura da ultra light è stato un combattimento favoloso!
Preoccupato per la tenuta del filo (PE 0.4 in bobina e finale in fluorocarbon da 5lb) cerco di non forzare il pesce e di farlo stancare. Aiutato dalla mia gran canna (piega fantastica e potenza inimmaginabile per un “fuscello” pesante meno di 80gr) e dalla frizione del Daiwa TD Fuego 1000A riesco dopo qualche minuto, di veloci fughe e ripartenze, a portarlo a tiro di boga.

 
Allettarato - Euthynnus alletteratus
 
 
Felice come un bambino ed ancora incredulo per la cattura effettuata mi godo il mio allettarato (Euthynnus alletteratus) che il boga ci dirà pesare 1,8kg circa.
Continueremo a pescare ancora un po’ ma senza vedere altro...
Ma per oggi va più che bene così: due bei pesci, anche se uno slamato, ci bastano per farci tornare a casa contenti.


Ad ogni uscita ho sempre più chiare quali siano le potenzialità di questa pesca. Con lo spot giusto e le condizioni giuste sono convinto che ci sarà da divertirci... che sia il caso di dedicarsi anche al classico shore jigging? Chissà...


Attrezzatura:

- Reel: Daiwa TD FUEGO1000A
- Line: Sunline Rock Fish PE 0.4 + Yamatoyo Addict Fluoro 5lb
- Lure: Perko Jig Herakles 10gr JHKAD02 +
Maria Shore Jig Hook Little #4


Alla prossima!

lunedì 14 gennaio 2013

Piccole Sorprese a EGI!

Cattura ormai di diversi giorni fa.
Durante una pescata ad egi con calamri poco collaborativi (non volevano saperne!) ci ha pensato lui a farmi scappotare.
Scorfano nero - Scorpaena porcus
Scorfani molto attivi quella sera, infatti poco prima in un altro spot ad una decina di metri di distanza già un altro scorfano, uscito all'improvviso da una buca proprio sotto i miei piedi, aveva tentato di mangiarsi la EGI OH Q LIVE 3.0 RDBG.

ATTREZZATURA:

- Rod: G. Loomis P844 GLX 7' custom
- Reel: Shimano Twin Power 2500FC
- Line: Sun Line Super PE 10lb Green + Sunline Siglon FC 16lb
- Lure: EGI OH Q LIVE 3.0 RDBG


Alla prossima!


lunedì 7 gennaio 2013

Ultra Light Shore Jigging Vol. II

Dopo i due cappotti consecutivi con i quali avevo iniziato il 2013 (uno ad egi ed uno in fresh water) ho finalmente  scappotato.
 
Pescata veloce con la mia Blue Current e una manciata di metal jig dai 7 ai 10gr in tasca.
 
I primi lanci, come spesso mi accade, sono stati i più  redditizi con la cattura di una perchia (proprio a inizio recupero, quando il jig era ancora molto vicino al fondale)  e due discrete occhiate.

Perchia - Serranus cabrilla
Occhiata - Oblada melanura
 
Tutte e tre le catture sono state effettuate con un artificiale che mi sta conquistando, il Molix Jugulo 10gr colore SW04 armato con Maria Shore Jig Hook Little al quale avevo tolto l'ancoretta.


Perché togliere l'ancoretta?
Beh, fondamentalmente per due motivi:

1- pescando con questa tipologia di artificiali ho notato che la maggior parte delle ferrate avviene sull'assist hook: togliere l'ancoretta non pregiudica quindi l'efficacia della ferrata;
 
2- togliendo l'ancoretta si riducono drasticamente le probabilità di incaglio dell'artificiale. Pescando su fondali rocciosi molto frastagliati è molto probabile infatti che l'ancoretta faccia presa su qualche roccia facendo perdere il jig. Rimuovendola riduciamo sensibilmente le possibilità di incaglio.
 
 
Come già detto altre volte questo "Ultra Light Shore Jigging" mi sta prendendo molto, è bello sentire la mangiata veloce e secca del predatore durante il recupero! Permette inoltre di catturare anche in situazioni nelle quali il classico approccio del Light Rock Fishing (con piccole soft bait o Power Isome) garantirebbe di fatto la cattura delle (ormai infestanti) donzelle.
 
A breve spero di avere modo di provare spot in cui sia comprovata la presenza di altri predatori (oltre alle occhiate)  insidiabili con piccoli jig.

Ho infatti in mente un paio di obiettivi...
 



Attrezzatura:

- Reel: Daiwa TD FUEGO1000A
- Line: Sunline Rock Fish PE 0.4 + Yamatoyo Addict Fluoro 8lb
- Lure: Molix Jugulo 10gr SW04 + Maria Shore Jig Hook Little #3

 
 
Alla prossima!